L'invasione russa ed il mio silenzio in merito...
Perché, sino ad ora, non ho scritto nulla in merito...
È da quando è iniziata questa invasione, che non sto più scrivendo post sull'argomento. È stata una mia scelta precisa su questa questione, quella di non scriverne, e come immaginavo, già da un paio di giorni dalla mia decisione, sono cominciate ad arrivarmi richieste di spiegazioni sul perché abbia deciso di non scrivere nulla, sulla Russia che invade l'Ucraìna.
I motivi sono diversi, e chiaramente molto personali, posso elencarli, a sommi capi, così:
Sarei troppo di parte per questione inerente la guerra vera e propria: come ex militare ho idee ben precise su come si fa una guerra, ma sopratutto di cosa non si dovrebbe fare durante una guerra. Anche se chi l'ha avviata continua a ripetere che non di guerra si tratta, ma di una missione militare speciale. Definizione che, per quanto ricordi della mia vita militare, non esiste proprio, al di fuori di una situazione di guerra in atto!
In rete ho diversi amici ucraìni, come ho diversi amici russi: prendere una posizione, per quanto scontata, visto gli eventi per come si sono susseguiti, mi avrebbe posto nella situazione di dove dare torto ad uno e ragione ad un altro. Questo tra amici non si fa! Ed in effetti ci sono degli interessanti sviluppi di confronto tra loro due, senza però che gli stessi siano arrivati a dichiarasi guerra l'un l'latro! Magari è proprio la mia presenza a queste discussioni, che rende la cosa meno focosa ed esplosiva, questo non posso dirlo per certo, ma sicuramente così come sto facendo, siamo rimasti tutti e tre in buoni rapporti, come lo eravamo prima dell'invasione da parte di Putin dell'Ucraìna.
Sono in contatto con diverse persone in Ucraìna ed altre in Russia; chiaramente restiamo in contatto attraverso sistemi di anonimizzazione, nel nostro caso chat in ambiente Tor, e non voglio, per una mia disattenzione, riportare dati, fatti o nomi di persone in un qualsiasi post pubblicato in merito all'invasione russa.
Direi che, come motivazioni, sono più che sufficienti, per me in particolare l'ultimo punto è di fondamentale importanza.
Detto questo posso solo aggiungere che, come qualsiasi persona esistente, in un qualsiasi posto civilizzato del mondo, non posso che condannare Putin ed il suo operato: aggredire l'Ucraìna, usando come scusa una finta attività di richiesta di aiuto dai filorussi, non lo giustificherà certo agli occhi del mondo né agli occhi della storia.
Va da sé che la cosa era programmata da tempo e non mi stupirei che, solo la pandemia che ci ha colti tutti impreparati, ha spostato le date del suo attacco. Non scordiamoci d'altronde, che per Putin l'invasione dell'Ucraìna è nata otto anni fa e non si è mai conclusa.
C'è chi dice che il fronte occidentale, in parte, sia responsabile dell'invasione dell'Ucraìna: accettare, anche solo la richiesta di entrare nella NATO, da parte di un paese confinante con la Russia, è di per se un atto che porta alla guerra: nessuno, sano di mente, avrebbe dovuto pensare che Putin avrebbe mai permesso di avere basi militari, siti di lancio missilistici ed armi atomiche, di paesi europei o americani, direttamente sul suo confine.
È vero che l'UE non ha ancora accettato l'entrata dell'Ucraìna nella NATO, e per fortuna aggiungo: se l'Ucraìna fosse già parte della NATO, la sua invasione sarebbe corrisposta all'avvio di una terza guerra mondiale, visto il trattato di protezione automatico dei paesi inclusi nella NATO stessa.
Sono anche d'accordo con Stoltenberg, attuale segretario generale della NATO, che spostare milizie in Ucraìna, o partecipare ad uno scudo del tipo no-fly zone corrisponderebbe ad un indiretto atto di guerra, verso la Russia.
Non dico nemmeno, però, che a quel matto di Putin, bisogna permettere tutto e sempre: le sanzioni già comminate dalla UE, sono un buon punto di inizio, ed a mio parere si può andare ancora più con la mano pesante, se proprio fosse una decisione comune del consiglio, ma capisco anche il concetto di proporzionalità, che guida la stesura delle sanzioni, da parte della commissione europea.
Inoltre il cappio, che da stolti, ci siamo messi intorno al collo con le nostre mani, intendo come paese Italia, e come comunità europea nella sua maggioranza, con la dipendenza energetica dalla Russia, rende necessaria una buona dose di attenzione nell'appesantire le sanzioni o, alla fine, oltre al popolo ucraìno, anche quelli europei finiranno per pagare un prezzo, non sostenibile, alla fine di questa guerra.
Insomma non volevo parlare della situazione Ucraìna, ma alla fine l'ho fatto. Resterà comunque una parentesi: le motivazioni che mi sono imposto per non scriverne, almeno al momento, restano tutt’ora valide. Non vi chiedo nemmeno di commentare questo specifico articolo: né direttamente, cosa che fate raramente, né indirettamente con mail, come la maggioranza di voi preferisce fare di solito —anche se non capisco perché alla fin fine…🤔—
Spero, come credo la maggioranza dei miei lettori, che questa situazione cessi il prima possibile: prima si riuscirà a piegare lo zar a più miti consigli e meglio sarà per tutti!
Una brutta notizia di stamane: pare che gli analisti americani stiano avvisando il mondo che, se l’invasione all’Ucraìna non procederà come Putin immaginava, ossia modello Blitzkrieg tedesca, si alzi di parecchio il rischio di uso di armi atomiche da parte della Russia, pur di piegare l’Ucraìna al suo volere.
A parte domandarmi che senso abbia l’ingenerare la paura a tutto il mondo, ma sembra che per gli americani sia uno sport nazionale, ma pur fosse vero che Putin fosse cosi idiota da pensare anche solamente ad una simile possibilità, avvisare prima a cosa serve? A chi serve? Dove dovrebbero scappare tutti gli ucraìni in primis, e il resto degli europei a seguire? Non ne ho idea e non voglio nemmeno pensarci al momento, e non fatelo nemmeno voi: non potremmo impedirlo in alcun modo, per cui preoccuparsene è come preoccuparsi di un vaso che potrebbe caderci in testa mentre passeggiamo. Avrebbe senso? No! Allora non pensateci nemmeno voi, come cerco di fare anch’io.
Buon week end amici.
JC